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Il modello realizzato per l’ARPAL permette di valutare la probabilità di accadimento di un movimento franoso superficiale su versanti naturali senza considerare gli effetti antropici e della vegetazione. La sua validità dipende dalla disponibilità di dati geotecnici e morfologici del terreno e dalla possibilità di valutare il grado di saturazione del terreno anche con modelli semplificati. Il grado di saturazione del terreno costituisce la variabile chiave per valutare gli effetti di una perturbazione sul territorio. Sarebbe auspicabile poter affiancare oltre alla modellazione numerica anche una rete di misura della saturazione del terreno.

Ad un occhio esperto il modello presenta il limite di mettere in evidenza delle aree a pericolosità elevata ovvie in quanto localizzate su pendii molto acclivi, fattore sicuramente predisponente al dissesto.

Tuttavia, il modello aggiunge la possibilità di valutare al variare della saturazione dei terreni come varia la stabilità di queste porzioni di territorio morfologicamente già a rischio.

Ef evidente che questo modello non debba essere letto in modo dettagliato, cella per cella, in quanto è soggetto ad incertezze e variazioni locali non modellabili ma può essere utile per individuare quelle porzioni di territorio più propense a sviluppare fenomeni di dissesto superficiale. Un esempio di questa situazione è rappresentato dalla figura un cui il versante appare ad alta pericolosità ma le celle posizionate sulla strada presentano una pericolosità minore. Sebbene la strada effettivamente non sia stata interessata direttamente dal dissesto tuttavia a monte la strada delimita la nicchia di distacco ed a valle rappresenta la zona di accumulo. In questo caso, ma lo stesso vale in generale, lo stato di pericolosità di un versante deve essere valutato nella sua interezza e non ponendo attenzione al singolo valore puntuale.

La validazione effettuata nelle aree pilota mostra una buona corrispondenza tra la previsione e l’accadimento del dissesto, in quanto la metà dei fenomeni ricade nella classe con probabilità maggiore del 75% e circa 80% degli eventi censiti ricade in aree a probabilità medio-elevata.

Esempio di frana censita e ricadente in area ad alta probabilità il cui punto identificativo però ricade su una cella a bassa pericolosità

 

Per saperne di più : allegati 26